La recente situazione ci ha messi davanti ad una massificazione della didattica a distanza... in alcuni contesti le necessità hanno messo in evidenza grosse falle nel sistema; dividendo i cittadini (studenti di ogni ordine e grado e insegnanti) in Serie A e serie B... Da un lato gli iper tecnologici (come noi ;)), pronti a saltare sull'occasione per lavorare online... Dall'altro quelli che la tecnologia la usano solo per WhatsApp e Facebook (alcuni neanche quello!) e non sono attrezzati per lavorare online.
Ecco...in questa situazione, cosa è andato male? Cosa si potrebbe e dovrebbe fare per migliorare?
No Brasil, algumas universidades particulares (pagas) optaram por manter as atividades online. Muitas universidades públicas (gratuitas) suspenderam todas as atividades. Uma das razões é a grande desigualdade de acesso aos recursos tecnológicos: nem todos os estudantes têm acesso à internet em casa, nem todos têm computador.
Está havendo um grande debate em torno de tudo isso...
Outro problema é que nem todos os professores sabem manusear bem os recursos para produzir as aulas em vídeo ou videoconferência. Outro problema são as avaliações e distribuição de pontos. E o registro da frequência.
En réponse à No Brasil, algumas par esarsur
Esatto, anche da noi il "digital divide" è stato reso evidente. Conosco insegnanti ormai prossimi alla pensione che si sono ritrovati molto in difficoltà e hanno speso una grande quantità di tempo ed energia per poter portare avanti il loro lavoro. Inotre, anche tanti studenti universitari (soprattutto gli stranieri) hanno dovuto fare i conti con mancanza di strumenti adatti e problemi di connessione. Un altro problema immportante da affrobtare sono gli esami: come svolgere le prove scritte a distanza, soprattutto le prove linguistiche?
En réponse à Esatto, anche da noi il par irenebonatti
Curiosamente, alguns cursos particulares de idiomas estão oferecendo aulas virtuais...
Um outro problema grande, que está gerando muita polêmica e muita discussão é o ensino básico (educação infantil, ensino fundamental e médio) - école, collège, lycée. Os professores não têm formação para produção de material a distância... E uma reflexão é sobre o ensino "conteudista", que insiste em ensinar o conteúdo das disciplinas neste momento que o planeta está atravessando... o melhor seria basear as aulas em reflexões e discussões críticas sobre este momento?
Da noi a Lione, al centro di lingue, abbiamo lavorato come matte e matti per mettere tutti i corsi di lingue online e per incontrare gli studenti in aule virtuali su Zoom, Jitsi e Skype almeno per un'ora quando il corso durava 1h45... Per i corsi di lingue come l'italiano e per l'intercomprensione, dal punto di vista degli insegnanti, non abbiamo avuto grossi problemi. Abbiamo solo constatato che il lavoro è raddoppiato (per la messa online dei corsi, la correzione dei lavori uno ad uno e la presenza durante il corso online). Ciononostante, per gli studenti è stato talvolta molto problematico. In effetti, malgrado quasi tutti gli studenti siano equipaggiati con uno smartphone, non tutti sono riusciti a collegarsi e a fare i lavori richiesti (cattiva connessione? giga limitati?)
Abbiamo notato anche noi il "digital divide" ma per i nostri corsi non è stato così evidente. Più che noi lo hanno notato i nostri colleghi di inglese (lingua con il maggior numero di studenti) e i nostri "capi" che hanno deciso di neutralizzare i voti dei corsi delle lingue trasversali garantendo agli studenti i crediti della materia linguistica ma non il voto finale. Ovviamente questo ha creato non poche lamentele : vi immaginate tutti gli studenti che hanno lavorato e che contavano su un buon voto?
Il problema però rimane per i corsi disciplinari, per i quali i voti non sono stati neutralizzati e per i quali gli insegnanti stanno studiando modalità d'esame alternative. Tutto resta molto complicato...
Resta la domanda... Come fare per garantire agli studenti i mezzi tecnici per poter avere una vera educazione digitale?
Nossa universidade, a UFMG, ficou sem atividades de março a julho. Em agosto, começaram as aulas em regime "remoto e emergencial", e só haverá retorno presencial quando houve uma vacina contra o coronavirus...
Como está a situação nos outros países? Como será a rentrée nas universidades?