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Dimensione pedagogica e didattica

Descrizione
Questa dimensione è centrale nella competenza professionale del formatore, poiché include la conoscenza degli approcci pedagogici e didattici e la conoscenza procedurale inerente alla capacità di realizzare programmi di formazione in IC. Questa dimensione riguarda tutto ciò che deriva dal campo dell'informazione, della pianificazione, dell'attualizzazione didattica, della valutazione e della riflessione sul lavoro sviluppato attorno all’IC, compreso tutto il lavoro realizzato attraverso le TIC. 

Appropriarsi dei saperi in IC nell'ambito degli approcci plurali 

Descrittore Esplicitazione

  Ampliare le proprie conoscenze professionali, mettendo in discussione le proprie concezioni sull'insegnamento /apprendimento delle lingue-culture 

Il formatore in IC sviluppa le conoscenze in Didattica delle lingue (DL) sugli approcci plurali, in particolare sull’IC, per integrare questi approcci alle proprie pratiche didattiche (v. ad esempio, www.redinter.eu; www.galapro.eu). si impegnerà ad introdurre il repertorio delle lingue-obiettivo nel programma educativo.

Conoscere le nozioni di "profilo linguistico" e di "competenza plurilingue ed interculturale" 

Il formatore in IC comprende i concetti-chiave che consentono un lavoro sulla  competenza plurilingue ed interculturale (v. la Piattaforma di risorse e di riferimenti per l'educazione plurilingue ed interculturale : coe.learner_fr)

Conoscere gli approcci plurali alle lingue-culture, e nello specifico, l'approccio dell'IC

Il formatore in IC deve possedere delle conoscenze dichiarative sugli approcci plurali, in particolare sull’IC, cfr. CARAP_F.pdf

Conoscere i presupposti teorici, i principi didattici e i risultati della ricerca in IC 

Lo sviluppo di azioni orientate alla formazione in IC deve basarsi su solide conoscenze dei fondamenti teorici della ricerca. Sono disponibili in rete bibliografie, schede di lettura, lavori, ad esempio, su redinter.eu, galanet.eu, galapro.bibliography, projetocinco

Conoscere le finalità educative dell’IC (linguistiche, culturali, comunicative, politiche e formative)

La pianificazione e la gestione di dispositivi di formazione devono essere guidate dalla conoscenza che si ha delle finalità educative dell’IC nelle sue molteplici dimensioni (ad esempio, l'opera pubblicata dall’AUF e dall’Union Latine : L’intercompréhension et les nouveaux défis pour les langues romanes  langues_romanes_ULat2011.pdf)

 

Elaborare un progetto di intervento in IC

Descrittori Esplicitazioni

Analizzare il proprio contesto d'intervento per trovare uno spazio potenziale ad un progetto didattico in IC

Essendo l'IC un approccio emergente, il formatore è spesso portato a dover creare uno spazio d'intervento. A questo scopo, dovrà esplorare il propio contesto per trovare un appoggio al suo progetto di educazione plurilingue (pubblici multiculturali, progetti di internazionalizzazione, collaborazione tra docenti di lingue, progetti d'istituto). 

Cercare attivamente dei partners e creare situazioni di scambio e di collaborazione 

Il docente può cercare dei partners nella sua istituzione (docenti di altre lingue e di altre discipline) e creare una rete internazionale di partners per forme di collaborazione educativa a distanza in IC e/o interdisciplinari  (galanet, galapro, miriadi, lingalog, etwinning.net)  o in un progetto di mobilità  internazionale

Concepire percorsi di formazione all'IC, in funzione dei contesti del pubblico-discente e degli interlocutori con cui si entrerà in contatto attraverso dispositivi scelti (in presenza e/o a distanza)

Il formatore è in grado di analizzare le situazioni linguistiche e educative, individuare i bisogni di formazione, stabilire le finalità e le priorità di intervento e negoziare un progetto educativo in collaborazione con partners, mobilitando il proprio repertorio pedagogico, didattico e comunicativo. L’IC può essere anche un accesso plurilingue ai contenuti disciplinari o professionali (intermar, prefic…). Si tratta di pianificare e sviluppare attività o progetti educativi integrati (lingue-discipline)

Organizzare l'inserimento curricolare dell'IC nel contesto di intervento

 

 

 

Cercare, analizzare e selezionare dispositivi e materali didattici in IC, in presenza e/o a distanza 

Si tratta di inserire l’IC nel progetto istituzionale in cui si opera, poi, di organizzare tempi, spazi e modalità di partecipazione per i moduli di formazione

 

Il formatore deve saper cercare, selezionare e analizzare risorse didattiche atte ad attualizzare l’IC nei processi linguistici e di apprendimento adeguati allo sviluppo del repertorio dei soggetti in formazione (cfr. redinter.eu)

 

Realizzare un intervento didattico in IC

Descrittori

Esplicitazione

Analizzare la diversità dei repertori (linguistici, culturali, strategici, digitali, ecc.) dei soggetti coinvolti e i bisogni di apprendimento contestuali 

La presenza di più repertori linguistici e culturali esige dal formatore una capacità di analisi, di gestione e di valorizzazione della diversità e della complessità degli stili di apprendimento e di comunicazione, per verificare le situazioni pedagogico-didattiche costruite a partire dalle caratteristiche dei soggetti.

Sarà necessario, in primo luogo, stabilire un bilancio di livello e far emergere aspettative e bisogni per programmare obiettivi in progressione.

Gestire situazioni di interazione a distanza in IC

Le situazioni di interazione a distanza in IC implicano competenze tecniche, digitali e metodologiche nei diversi ambienti di apprendimento e stili comunicativi. E' necessario gestire la diversità dei codici, delle culture e degli strumenti; negoziare e realizzare mediazioni tra i soggetti che hanno prospettive diverse; coordinare le attività e la loro condivisione; stimolare la partecipazione e la otivazione; promuovere domande e riflessioni 

Attivare e sviluppare i repertori linguistico-comunicativi, cognitivi, affettivi e metacomunicativi dei discenti 

Il formatore in IC sa creare situazioni educative che prendano in conisderazione percorsi e repertori diversi, attivando ed estendendo conoscenze, sviluppando capacità ed atteggiamenti coinvolti nelle situazioni comunicative plurilingui e interculturali. In questo senso, il formatore deve essere in grado di stimolare il ragionamento e l'apprendimento e di promuovere atteggiamenti positivi nei confronti della diversità culturale e linguistica mantenendo la motivazione 

Sviluppare le competenze strategiche dei discenti nelle situazioni di contatto linguistico 

Il formatore dovrà far riflettere sui processi e sulle strategie di accesso al senso,  utilizzati spontaneamente dai soggetti; poi, guidarli a sviluppare il loro repertorio strategico, la loro autonomia nell'organizzare e trasferire conoscenze e capacità (cfr. il Quadro di riferimento per le Competenze di Comunicazione Plurilingue in Intercomprensione, Strategie di comprensione scritte/orali e d'interazione)

Mantenere il gusto delle lingue e la motivazione all'apprendimento in IC

Nelle sue pratiche, il formatore in IC è in grado di creare una visione positiva della diversità linguistica e culturale, in particolare nelle sue dimensioni affettiva ed estetica (il piacere di scoprire sonorità nuove, pratiche culturali interessanti…).

Fa emergere le competenze già acquisite, valorizza le scoperte e i risultati raggiunti, propone supporti nonché situazioni di scambio che interpellino la soggettività dei discenti

Valutare il percorso di formazione e valorizzare i risultati 

Descrittori Esplicitazione

Valutare, secondo modalità diverse, il lavoro didattico sviluppato attorno all’IC

Il formatore in IC osserva e valuta il processo di formazione e i risultati del percorso. In base agli obiettivi e ai criteri stabiliti, propone diverse pratiche di valutazione formativa e sommativa. La valutazione verte sui seguenti punti: conoscenze linguistiche, competenze strategiche, metalinguistiche e metacomunicative in IC ; partecipazione attiva nella comunicazione plurilingue e la realizzazione di attività collaborative

Si farà riferimento ai tre livelli di competenze in IC (A, B, C) proposti nel Quadro di riferimento per le Competenze di Comunicazione Plurilingue in Intercomprensione.

L’auto-valutazione continua (es. : diario di apprendimento) e le norme che regolano i rapporti tra pari rinforzano la consapevolezza dell'apprendente nei confronti del percorso di apprendimento e dei risultati raggiunti: identifica le difficoltà e riorienta il proprio lavoro 

Valorizzare i risultati ottenuti individualmente e i lavori collettivi

La valorizzazione delle conoscenze acquisite interviene a diversi livelli del percorso: in corso di apprendimento possono essere delle performance, anche parziali, per sostenere la fiducia in sé. Al termine del percorso, queste conoscenze saranno oggetto di un attestato da inserire nel proprio portfolio delle competenze (cfr. P.E.L.) e nel proprio CV (cfr. europass). Si incoraggeranno gli apprendenti a prendere in considerazione i contesti sociali in cui utilizzeranno le nuove competenze.

A livello istituzionale e sociale, si promuoverà l'approccio che è stato seguito, organizzando eventi utili a presentare i prodotti della collaborazione plurilingue ed interculturale

Riflettere sulle pratiche di formazione all’IC, in presenza e/o a distanza

Al di là della consapevolezza della propria competenza professionale, in termini di saperi didattici, pedagogici e digitali, nell'intento di migliorare questa competenza, il formatore in IC si renderà disponibile ad osservare le proprie pratiche di formazione, analizzarle e valutarle per decidere cosa fare per perfezionare il proprio processo di sviluppo professionale e il processo di formazione di cui è responsabile 

Bibliografia

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